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Illuminare il tavolo
Altezze lampade, coni luce, anti-abbagliamento

Tavolobello Srl

• Altezza lampada: bordo inferiore a 75–85 cm dal piano (oppure 150–170 cm dal pavimento).
• Cono di luce: puntare a 200–300 lux sul piano; fascio 45–60° per tavoli piccoli, 80–120° o più punti luce per tavoli grandi.
• Dimensioni sospensione: diametro ≈ ½–⅔ della larghezza del tavolo; la lampada deve stare dentro il perimetro del top.
• Anti-abbagliamento: diffusori opalini, schermi anti-glare, nido d’ape/honeycomb, dimmer, CRI ≥ 90 e 2700–3000 K in dining.
• Regola d’oro open space: mantieni 90 cm liberi intorno al tavolo e allinea la luce all’asse del piano, non alla stanza.


Illuminare il tavolo: altezze lampade, coni luce, anti-abbagliamento
di un membro dello staff Tavolobello


Un tavolo ben illuminato cambia la stanza: la superficie in legno massello “respira”, i colori del cibo sono fedeli, la conversazione è più rilassata perché non si strizza gli occhi.

Qui trovi la nostra guida pratica: numeri chiari, scelte consigliate e piccoli trucchi da laboratorio, per azzeccare altezza della lampada, cono di luce e comfort visivo senza abbagliamenti.

1)

A che altezza va il lampadario sul tavolo?


La prova che non tradisce: bordo inferiore della lampada a 75–85 cm dal piano. È l’altezza che:
• illumina i piatti senza “accecare” gli ospiti;
• tiene la lampada nel campo visivo sotto la linea occhi quando si è seduti;
• riduce ombre dure sul volto.

Preferisci misurare da pavimento? Con tavolo a 75 cm, stai tra 150 e 170 cm (in base a spessore del piano e altezza delle persone). Soffitto alto (≥300 cm)? Salire troppo svuota il tavolo: meglio cluster di sospensioni o una lineare che riempia lo spazio mantenendo il bordo a 80 ±5 cm dal top.

Tip veloce
Prova “in bolla”: sedia alla capotavola, siediti e guarda verso il commensale opposto. Non devi vedere direttamente il punto luce; se accade, abbassa di 2–3 cm o scegli un diffusore più schermato.

2)

Cono di luce e quanti lumen servono davvero


Parliamo di lux sul piano (quanta luce arriva) e di lumen emessi dalla lampada.
• Comfort per dining: 200–300 lux sul piano.
• Calcolo rapido: lux × m² del tavolo = lumen al piano. Poi considera perdite (diffusore, altezza, colore): ×1,5 è un buon correttivo.

Esempio: tavolo 180×90 cm = 1,62 m².
A 250 lux servono ≈ 405 lumen al piano. Con perdite ×1,5 → ~600 lumen utili. Se la sospensione è molto schermata o il soffitto è alto, sali a 1000–1600 lumen totali.

Apertura del fascio (beam angle)
• Tavoli piccoli/rotondi: 45–60° concentra la luce senza “allargare” troppo.
• Tavoli grandi/ovali: 80–120° oppure più corpi (2–3 sospensioni distanziate) per uniformità.

3)

Dimensionare la sospensione: proporzioni che funzionano


• Diametro (o lato corto) della lampada ≈ ½–⅔ della larghezza del tavolo.
• Mai sporgere oltre il bordo del top: oltre a urtare visivamente, abbaglia chi passa.
• Più sospensioni? Distanza reciproca ≈ 1 diametro; il gruppo deve restare dentro il perimetro del tavolo.
Open space: centra la lampada sull’asse del tavolo, non sul centro stanza. Se ruoti il tavolo (es. per ospiti), valuta una binario o una rosetta multipla con cavi orientabili.

4)

Anti-abbagliamento: come ottenere luce morbida (senza perdere nitidezza)


L’abbagliamento (glare) stanca gli occhi e “spegne” la tavola. Ecco cosa funziona:
• Diffusori opalini o vetri acidati: diffondono e nascondono il LED.
• Parabole profonde / sorgente arretrata: taglia la luce laterale diretta.
• Schermi anti-glare (microprismi) o griglie honeycomb: riducono il cono diretto in vista.
• Dimmer (TRIAC, 0–10 V, DALI o smart): regoli da cena intima (150–180 lux) a studio compiti (250–300 lux) senza cambiare lampada.
• Finitura opaca della lampada: riflette meno, nasconde impronte.
• Indice di abbagliamento: in casa non servono sigle da ufficio, ma il concetto è lo stesso—meno luce diretta nei tuoi occhi, più comfort.

5)

Colore della luce e resa cromatica (Kelvin & CRI)


• 2700–3000 K: caldo morbido per dining, valorizza legni e cibi.
• >3000 K solo per lavoro/studio prolungato (tendenza più fredda).
• CRI ≥ 90: resa colori fedele (vino, verdure, carnagione). Sotto, i rossi e i marroni del legno diventano piatti.

Se ami variare, scegli tunable white 2700–4000 K con dimmer: cena calda, lettura più neutra.

6)

Lampada singola, coppia o linea? Dipende dal tavolo


Rotondo Ø120–160 → una sospensione centrale schermata (o un cluster compatto).

Rettangolare 160–220 → due sospensioni allineate o lineare (profilo con luce diffusa + anti-glare).

Ovale/Ellisse 180–240 → sospensione lineare o due corpi larghi per copertura omogenea.

Ricorda: l’ingombro visivo della lampada deve seguire l’asse lungo del tavolo, non interromperlo.

7)

Tavolo in legno massello: riflessi, impronte, manutenzione


Il massello opaco (vernice UV 4–10 gloss o oli ibridi) è perfetto con molta luce: evita riflessi specchiati e impronte visibili. Se il tavolo è scuro (noce/termotrattato) e la luce è molto diretta, preferisci diffusori opalini e dimmer per non accentuare aloni su superfici lucide.

Pulizia: panno in microfibra + detergente neutro. Evita spray siliconici (creano film e riflessi disomogenei).

8) Errori da evitare (capita a tutti)
1. Lampada troppo alta: la luce si disperde, il tavolo “non esiste”.
2. Sospensione fuori perimetro: abbaglia chi passa e si urta con la testa.
3. LED a vista senza schermatura: effetto “spot in faccia”.
4. Temperatura colore fredda (4000–5000 K) fissa in dining: il legno perde calore.
5. Lampada centrata alla stanza, non al tavolo: disallineamento ottico che disturba ogni giorno.

9) Checklist pronta all’uso
• Decidi altezza: bordo lampada a 75–85 cm dal piano.
• Verifica cono di luce: mira a 200–300 lux sul tavolo.
• Scegli dimensione: lampada = ½–⅔ della larghezza del tavolo.
• Imposta colore e CRI: 2700–3000 K, CRI ≥ 90.
• Prevedi anti-glare: opalino, sorgente arretrata, honeycomb o dimmer.
• Mantieni 90 cm liberi intorno al tavolo; allinea luce e asse del piano.

FAQ: domande frequenti
Qual è l’altezza ideale del lampadario sopra il tavolo?
Tra 75 e 85 cm dal piano (150–170 cm dal pavimento): luce piena sui piatti, niente abbaglio.

Quanti lumen servono per illuminare bene un tavolo da pranzo?


Punta a 200–300 lux sul piano. Calcola lux × m² e moltiplica × 1,5 per le perdite (diffusore/altezza).

Che temperatura colore scegliere in sala da pranzo?


2700–3000 K con CRI ≥ 90: calda, accogliente e fedele ai colori del cibo e del legno.

Come evitare l’abbagliamento?
Diffusori opalini, sorgente arretrata, honeycomb o microprismi; dimmer per adattare il livello luminoso.

Meglio una lampada grande o due più piccole?


Rotondi medi: una centrale. Rettangolari/ovali oltre 180 cm: due corpi o lineare per uniformità.



Conclusione
La luce giusta mette al centro il tavolo, non gli abbagli. Con altezza corretta, cono ben dimensionato e schermature intelligenti, il legno massello risulta più ricco, i volti più riposati, la stanza più accogliente. Parti dai numeri di questa guida, prova sul campo con nastro e metro, e regola il tutto con un buon dimmer: troverai in un attimo il tuo “punto dolce” di luce quotidiana.


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