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Basi per tavoli
Guida alla scelta tra centrale, cavalletto e doppia base

Tavolobello Srl

In 30 secondi
• Base centrale: massimo comfort alle gambe e grande flessibilità di seduta; richiede piani ben dimensionati e basamenti stabili/ponderati.
• Cavalletto: estetica tecnica, ottima stabilità; attenzione all’ingombro laterale e all’arretramento per non urtare le ginocchia.
• Doppia base: ideale per piani lunghi/ellittici; passaggi laterali liberi ma sedute a capotavola da verificare.
• Misure chiave: 60 cm/commensale, corridoio 90 cm intorno, altezza sottopiano ≥ 66 - 70 cm; per allunghe preferire 50 - 60 cm.
• Consiglio pratico: parti dall’uso (numero posti reali) e dal layout della stanza; poi scegli la base che “libera” i passaggi e distribuisce bene i carichi.

Basi per tavoli: guida alla scelta tra centrale, cavalletto e doppia base



La base di un tavolo non è solo un elemento estetico: determina stabilità, comfort di seduta e fruibilità dello spazio. Scegliere tra base centrale, cavalletto o doppia base significa bilanciare look, misure del piano, numero di posti e passaggi in cucina o living. In questa guida raccogliamo criteri pratici e misure di riferimento usate in progettazione d’interni, per aiutarti a decidere con sicurezza.

Come leggere il tavolo: 3 variabili che comandano tutto


1. Dimensioni del piano
• Posto comodo: 60 cm a persona sul lato lungo (50 cm è il minimo “di cortesia”).
• Profondità utile: 40 - 45 cm per coperti contrapposti; piani da 90–100 cm permettono mise en place completa.
• Rotondi: Ø 120 cm 4 posti; Ø 140 cm 6 posti; Ø 160 cm 8 posti (indicativi).

2. Altezza e spazio gambe
• Altezza finita del tavolo: 74 - 76 cm.
• Sottopiano libero (clearance sotto il bordo/top): ≥ 66 - 70 cm per non urtare le ginocchia.
• Evita traverse troppo arretrate o piastre troppo grandi in zona piedi.

3. Passaggi nella stanza
• Corridoio attorno al tavolo: 90 cm per tirare comodamente la sedia; 110 - 120 cm se dietro hai un’anta o un passaggio intenso.
Queste tre variabili guidano la scelta del basamento. Vediamo pro e contro delle tre famiglie.

Base centrale: libertà di seduta e look scultoreo
La base centrale (colonna singola o struttura “a stella”/“butterfly”/“spider”) posizionata nel baricentro del tavolo libera gli angoli e offre ampia libertà nello spostamento delle sedie.

Vantaggi
• Zero ingombri agli angoli: ottima per rotondi e per piani quadrati.
• Flessibilità: facile aggiungere una sedia extra.
• Pulizia visiva: il piano sembra “galleggiare”, soprattutto con finiture opache o spazzolate.

Attenzioni
• Stabilità puntuale: serve una base adeguatamente pesata/allargata, soprattutto con piani lunghi o pesanti.
• Allunghe: se le prolunghe sbilanciano il baricentro, occorre progettare la base (o i piedini) di conseguenza.
• Forme: su rettangolari molto lunghi, una sola colonna può non bastare.

Quando sceglierla
• Tavoli rotondi (Ø 120 - 160 cm) o quadrati.
• Ambienti dove vuoi massima comodità delle gambe e un segno scultoreo al centro.
• Cucine con sedie spesse: niente urti con cavalletti o traverse.

Basamento a cavalletto: carattere tecnico e grande stabilità


Il cavalletto (due telai inclinati o a “A”) è una soluzione molto stabile, dalla forte personalità. Funziona bene con piani rettangolari e ovali/ellittici.

Vantaggi
• Stabilità trasversale elevata: ottimo per piani spessi o molto lunghi.
• Estetica tecnica: dialoga bene con metallo e legni spazzolati.
• Facile manutenzione: pulizia e ispezione immediate, niente meccanismi.

Attenzioni
• Ingombro laterale: verifica la distanza tra cavalletto e bordo per le ginocchia (di solito 25 - 35 cm di arretramento).
• Capotavola: se il cavalletto è molto profondo, può disturbare la seduta in testata.
• Sottopiano: controlla che l’altezza libera resti ≥ 66 - 70 cm, soprattutto con traverse alte.

Quando sceglierlo
• Tavoli rettangolari 180 - 260 cm usati tutti i giorni.
• Ambienti dallo stile industriale o contemporaneo.
• Quando vuoi un basamento robusto e visivamente “leggero” sotto piani importanti.

Doppia base: l’alleata dei piani lunghi (e delle ellissi)
La doppia base (due colonne o due “T”/“U” distinte) distribuisce i carichi sui due appoggi e lascia liberi i lati lunghi.

Vantaggi
• Perfetta per piani lunghi (oltre 220–240 cm).
• Passaggi laterali puliti: facile allineare molte sedie.
• Ottima su ellissi/ovali, dove l’asimmetria degli angoli sconsiglia cavalletti invadenti.

Attenzioni
• Capotavola: verifica l’ingombro della base rispetto alle gambe di chi siede in testata.
• Interasse tra le basi: dev’essere studiato su sedute e allunghe; evita basi troppo vicine (effetto “sgabello”).
• Rigidità del piano: richiede piastre o longheroni adeguati per evitare flessioni.

Quando sceglierla
• Tavoli da 8 - 10 posti in living grandi.
• Piani ellittici dove vuoi continuità di seduta sui lati.
• Composizioni con sedie con braccioli, che necessitano di più “aria” laterale.

Come abbinare base e forma del piano


• Rotondo: base centrale quasi sempre; su diametri grandi (≥ 160 cm) valuta basi a più raggi per stabilità.
• Rettangolare: cavalletto o doppia base; centrale solo se ben dimensionata.
• Ovale/Ellisse: doppia base o centrale a bracci multipli; cavalletto arretrato per non “chiudere” i lati.
• Quadrato: centrale o quattro gambe agli angoli (se preferisci look più “classico”).

Ergonomia: le misure che fanno la differenza
• 60 cm/ospite sul lato lungo; 50 cm in emergenza.
• Profondità 90 - 100 cm per apparecchiature complete.
• Clearance sottopiano ≥ 66 - 70 cm (misura da pavimento a bordo “effettivo”).
• Corridoio intorno al tavolo ≥ 90 cm; 110 - 120 cm con passaggi frequenti o madie con ante.
• Allunghe: preferisci moduli 50–60 cm; i 30 cm aggiungono “mezzo coperto” e risultano poco utili.

Stabilità: non è solo una questione di peso
La stabilità percepita dipende da:
• Impronta a terra del basamento (diametro piastra, larghezza cavalletto, interasse delle due basi).
• Rigidezza del collegamento piano–base (piastre, longheroni, staffe).
• Distribuzione dei carichi: piani spessi/sporgenti richiedono basi più “ampie” o più pesanti.
• Pavimenti irregolari: piedini regolabili indispensabili.
Suggerimento: con piani molto lunghi, valuta doppia base; con piani rotondi medi, centrale; con piani rettangolari “importanti”, cavalletto.

Sedute con braccioli, panche, sedie importanti
• Braccioli: controlla l’altezza bracciolo vs sottopiano; se tocca, la sedia non entra.
• Panche: ottime sui lati lunghi con doppia base; evita cavalletti troppo avanzati.
• Sedie “generose”: ricalcola la modularità (a volte servono 65 cm/ospite).

Manutenzione, materiali e accoppiate “furbe”
• Acciaio verniciato/vernici a polvere: look contemporaneo, ottima resistenza; occhio a urti su spigoli.
• Acciaio inox: perfetto vicino a cucine/piani lavoro; finitura satinata nasconde meglio i segni.
• Legno massello: basamenti caldi, più “morbidi” visivamente; richiedono piccole attenzioni anti-graffio.
• Rovere + metallo nero: contrasto classico;
• Noce + bronzo/ottone: palette calda e “materica”;
• Frassino sbiancato + bianco opaco: ambienti luminosi e nordici.

Errori frequenti da evitare
1. Base scelta “a occhio” senza verificare misure di seduta e clearance.
2. Cavalletti troppo avanzati: urti con le ginocchia.
3. Centrale sottodimensionata su piani lunghi: oscillazioni fastidiose.
4. Doppia base con interasse errato: sedute costrette ai lati o capotavola inutilizzabile.
5. Allunghe corte (30 cm): non aggiungono un posto vero.

Come scegliere in tre passi (metodo rapido)
1. Conta i posti “reali” che usi il 70% del tempo (non solo nelle feste).
2. Mappa i passaggi: 90 cm liberi dove servono; se lo spazio è stretto, preferisci centrale o doppia base arretrata.
3. Verifica il comfort: 60 cm/ospite, braccioli compatibili e sottopiano ≥ 66–70 cm. La base “giusta” è quella che non si sente.

FAQ Domande frequenti
La base centrale è più instabile?
No, se correttamente dimensionata (pianta a terra adeguata e piastra di fissaggio seria). È la scelta migliore per rotondi e quadrati.

Il cavalletto dà fastidio alle gambe?
Dipende dall’arretramento: con 25–35 cm dal bordo e traverse ben posizionate il comfort è ottimo.

Per piani oltre 240 cm cosa conviene?
Spesso la doppia base: distribuisce i carichi e libera i lati lunghi. Valuta anche un centrale “a raggiera” ben pesato.

Quanti posti faccio con 180×90 cm?
In genere 6 posti comodi (3+3); in emergenza 8 (3+3 laterali + 2 capotavola) se l’ingombro della base lo consente.

Meglio allunghe da 30, 50 o 60 cm?
50–60 cm: aggiungono un posto vero. I 30 cm servono poco nella pratica.

Che distanza lasciare attorno al tavolo?
90 cm di corridoio; 110–120 cm se dietro ci sono passaggi intensi o mobili con ante/cassetti.

Conclusione
La base “giusta” nasce dall’uso reale e dallo spazio: la centrale libera le sedute, il cavalletto offre carattere e stabilità, la doppia base fa volare i piani lunghi. Misure e dettagli contano più dei nomi: tieni a mente 60 cm/ospite, 90 cm di passaggio e sottopiano ≥ 66 - 70 cm. Con questi riferimenti, la scelta diventa semplice, e il tavolo funziona davvero, ogni giorno.




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