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Tarlo legno
Riconoscerlo ed eliminarlo

Tavolobello Srl

Il tarlo del legno è un insetto xilofago, ovvero che si nutre di legno, causando danni ai mobili, ai pavimenti e alle strutture lignee delle abitazioni. Esistono diverse specie di tarli, ma le più comuni sono l'Anobium punctatum e lo Xestobium rufovillosum, che appartengono alla famiglia degli anobidi.

tarlo


L'Anobium punctatum è un piccolo coleottero di colore rossastro o bruno scuro, che attacca il legno solo superficialmente, senza comprometterne la stabilità. Si trova spesso in mobili antichi, travi, opere d'arte o materiali costituiti da cellulosa. Il suo ciclo vitale dura circa un anno e mezzo, durante il quale le femmine depongono le uova nelle fessure del legno, le larve si nutrono della cellulosa e gli adulti sfarfallano in primavera o in autunno per accoppiarsi.

Il Xestobium rufovillosum è un coleottero più grande dell'Anobium punctatum, di colore bruno scuro o nero, che attacca il legno in profondità, mettendo a rischio la stabilità delle strutture colpite. Si trova soprattutto in travi e capriate di legno tenero stagionato, come pino o abete. Il suo ciclo vitale dura circa tre anni, durante i quali le femmine depongono le uova nelle fessure del legno, le larve scavano delle gallerie con diametri fino a 1 cm e gli adulti sfarfallano in primavera per accoppiarsi.


Come si riconosce la presenza dei tarli del legno?
I tarli del legno lasciano dei segni visibili evidenti del loro passaggio, definiti tarlatura, consistenti in fori circolari sulle superfici lignee e in polveri fini e biancastre depositate in prossimità del loro “lavoro”.

tarlatura

Sono individuabili anche perché alcuni, i più grandi, producono dei rumori simili a ticchettii mentre rosicchiano il legno.


Come si eliminano i tarli del legno?
Per eliminare il tarlo del legno ci sono vari metodi, sia chimici che naturali.

I metodi chimici prevedono l'uso di prodotti specifici anti-tarlo, che possono essere applicati con pennello, spruzzo o iniezione nei fori. Questi prodotti contengono sostanze tossiche per gli insetti, ma anche per l'uomo e l'ambiente, quindi, vanno usati con cautela e seguendo le istruzioni del produttore.

I metodi naturali prevedono l'uso di rimedi ecologici ed economici, come l'olio essenziale di lavanda, il chiodo di garofano, il peperoncino rosso o il calore. Questi rimedi agiscono come repellenti o come agenti letali per i tarli, ma hanno una minore efficacia rispetto ai metodi chimici e vanno ripetuti più volte per avere risultati soddisfacenti.

In caso di infestazioni gravi o estese, è consigliabile rivolgersi a dei professionisti specializzati nella disinfestazione dei tarli del legno, che potranno valutare la situazione e intervenire con le tecniche più appropriate.

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