Il legno di pino è un legno economico, mediamente duro, leggero, flessibile e facile da lavorare.
Non è molto resistente alle muffe, agli insetti e agli agenti atmosferici, ma adeguatamente trattato può essere sfruttato in molteplici modi e con un buon successo, visto che poi è un materiale tutto sommato stabile e ben lavorabile.
In natura esistono svariate specie di pino; fra tutte, la più impiegata per le lavorazioni di falegnameria è il Pino Silvestre.
Si tratta di una pianta che, in condizioni ottimali può raggiunge anche i 40 metri di altezza, mentre il suo fusto, generalmente dritto, può arrivare al diametro di 70/80cm.
L’area di crescita di questa tipologia di pino è rappresentata da una buona parte dell’Europa: lo si trova, infatti, dalla parte più a nord degli Appennini fino al Circolo Polare Artico.
Il pino proveniente dalle latitudini più settentrionali, perlopiù da Svezia, Finlandia e nord della Russia, viene impiegato anche qui per la produzione di infissi. Perché? Il legno cresciuto in quelle aree dal clima a volte anche estremo ha una maggiore resistenza ai funghi e alle alterazioni rispetto a quello che cresce nei nostri territori.
In linea di massima, comunque, il pino è ottimo per la produzione di prodotti destinati agli ambienti interni, per cui mobili ed elementi decorativi.
Le caratteristiche del legno di pino
Il legno di pino è particolarmente leggero e ha una durezza media.
Il suo colore va dal bianco-giallastro fino al rosso e tende a scurirsi rapidamente nel tempo. Questo naturale processo di colorazione, dovuto soprattutto all’azione della luce solare diretta, può comunque essere contrastato e rallentato utilizzando agenti protettivi e sigillanti appropriati.
Il legno di pino è abbastanza versatile. Può, infatti, essere trattato in vari modi: può essere smaltato, oliato, verniciato, colorato e fiammato.
Visivamente, come tutti gli altri tipi di legno, anche il legno di pino ha anelli annuali, la cui larghezza varia a seconda della regione da cui proviene la pianta – il pino proveniente dal Nord Europa ha anelli sottili e regolari e quindi è visivamente molto omogeneo.
In questa tipologia di legni, inoltre, sono presenti altri due tratti caratteristici: i canali di resina e i nodi. I canali di resina, le macchie resinose e le sacche di resina possono essere visibili nella venatura del legno, assieme ai nodi.
Il legno di pino, come tutti gli altri, deve subire un processo di essicazione prima di essere lavorato e sono raccomandati i processi di stagionatura a basse temperature per via dell’alto contenuto di resina. Durante questa fase, il legno tende a ritirarsi molto, ma non ha la tendenza a deformarsi o a creparsi.